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Simona Bellone

 

Curiosità - Aneddoti

 

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La vita è costellata di gioie

che rasserenano il cuore,

ed a volte invece

ci riserba dispiaceri

da sopportare.

L'animo puro del poeta

ne conserva i valori,

e d'altro canto affronta

a testa alta la propria sorte.

Simona Bellone

***

 

P.S. Per citazioni giornalistiche e ricerche di studio, si prega di nominare la fonte

del presente sito web e l'autrice, per il grande lavoro di reperimento

          e catalogazione documentazione d'archivio, ed impaginazione grafica. Grazie

     www.condividendocultura.it ©caARTEiv 2019 - pres. Simona Bellone 

 

 

Curiosità - Aneddoti

***

 Infanzia

     Aldo (Carmine Aurelio) Capasso fu concepito ad Albenga e nacque a Venezia il 13 agosto 1909, da Alberto Capasso (Portici 17/1/1880-Palermo 3/11/1912 fu Carmine e Di Maria) e Paolina Saroldi, con la quale visse a Castello fino a tre anni, ed alla morte del padre si trasferì con la madre ad Altare (SV). (In punto di morte i ricordi infantili di Venezia riecheggiarono, in un gioco innocente con un gattino di caucciù esortato a mangiare un piccione di Piazza San Marco, come in richiesta di perdono.)

    L'attaccamento alla madre era veramente grande, dato che fu la sua ancella alla quale dedicava le tappe dei suoi successi.

Uno dei primi premi ricevuti lo dedica a lei con tenerezza ed orgoglio, quale sua prima "fan" del "Realismo Lirico" da lui fondato nel 1949.

saggio "Arte e Sentimento" 1953 - Aldo Capasso

***

Amore

     Pur conoscendosi già nel 1962, per la traduzione in italiano delle sue poesie in francese, il suo matrimonio con la venerata Florette Morand fu concretizzato solo il 9 luglio 1970, nella cappella S.Eugenio di Altare (SV), l'anno dopo la dipartita della madre, anche perché far decadere dei preconcetti razziali 50 fa,  fu impresa alquanto ardua.

      Si innamorò dapprima di una sua poesia, e soleva dire di lei "Tu sei più poeta di me".

    Divenne certamente la sua confortatrice, collaboratrice ed ispiratrice, come recita questa frase in calce al saggio critico sull'umanesimo.

 

1986 Al tempo dell'umanesimo

- Aldo Capasso - Piovan editore - Albano Terme

   Una dedica all'amata musa ispiratrice d'oltreoceano Florette Morand, compare nel libro dedicato agli illustri scrittori liguri: Abba, Traversagni e Chiabrera.

 

 

1988 Traversagni Chiabrera Abba - Per tre scrittori del nostro passato

Lorenzo Traversagni, Gabriello Chiabrera, Giuseppe Cesare Abba.

Aldo Capasso - "Liguria" – Genova-Savona

 

 

 

 

La stima per l'umanità di sentimento della sua sposa

è sottolineato in questa dedica.

 

1984 Magie del Bojardo

- Aldo Capasso

– ed. Filelfo – Ancona

 

Un poetico aforisma allegorico è per lei

una dichiarazione d'amore d'altri tempi,

in questa frase affascinante.

 

1990 Saghe di spade e magia

dell'età umanistica

- Aldo Capasso

– collezione nuova Atlantide

– ECIG – Genova

 

Di profondo amore e d'animo riconoscente sono questi

due omaggi poetici dedicati alla devota moglie,

pubblicati su una rivista ligure

dedicata agli 80 anni del poeta.

 

"Tanka della guerra perenne" 

a Florette Morand di Aldo Capasso

"Tu sola puoi vivere in questo

Perenne fuoco con me.

Tu sola...

Noi due, siamo una razza,

                                                                          - Un'altra razza." Arte e Stampa - 1990

 

"Anniversario"

a Florette di Aldo Capasso

"Unica mia, m'hai dato tanti doni,

Ed io non so che offrirti dei versi.

"Un canto", si diceva,

Solennemente, un tempo. Più umile discorso

Mi si conviene, e dico:

-E' qualcosa che viene dal buio,

E nel saliente cammino

Un poco lacera...; -

                                                                 Qualcosa più profonda delle lacrime.

                                                                 Arte e Stampa - 1990

 

 

 

I Conti delle Pastene, Aldo Capasso e Florette Morand nella loro abitazione altarese

 

***

Le Guerre

     Altra dedica importante per il nonno garibaldino

Aurelio Saroldi.        

 

1988 Traversagni Chiabrera Abba

Per tre scrittori del nostro passato

Lorenzo Traversagni, Gabriello Chiabrera, Giuseppe Cesare Abba. - Aldo Capasso - "Liguria" – GE-SV

 

     Aldo Capasso certamente soffrì per la mancanza di una figura paterna accanto, e fu ancor più rammaricato per non poter sacrificare la sua vita, come fece il padre Capitano del 2° Reggimento Genio a Venezia, in campagna d'Africa Orientale in Libia, cadendo ferito nella battaglia di Misurata, a sua immagine di grande uomo e patriota.

     Fu infatti riformato e nella sua poetica dell'epoca oltre all'enfasi tipica goliardica, per una conquista coloniale, ne emerge la tristezza di poterla solo poetare.

     Era anche d'obbligo, data la sua importanza letteraria,

inchinarsi a certa stampa di propaganda militare.

     D'Altro canto fu sempre tanto prodigo zelante e tenace nella sua missione letteraria, che sarebbe stato un peccato perdere una mente così acuta prematuramente.

     La sua convivenza con Florette Morand, testimonia una vicinanza ai più deboli e ad un rispetto universale, che è totalmente agli antipodi dei valori militari che decenni prima, imponevano la guerra a tutti i costi.

Simona Bellone

Italiani in Africa Orientale - 2 - La Conquista dell'Impero - Angelo Del Boca - 1976

Articolo Nova Charta - Alessandro Scarsella - 2003

***

Amicizia

     Fra i primati di amicizia e di stima per Aldo Capasso

è da ricordare una figura importante valbormidese:

l'amico Silvano Rocchetta detto "il boscaiolo".

Fu il suo più ardente "fan" che amava declamare le sue poesie.

Altare, morto Rocchetta l'amico di Aldo Capasso    

La Stampa 4 dicembre 1998 

                                Alcune note su "Silvano il Boscaiolo"

                                                    "Di Valbormida il cuore"

                                        Franca Maria Ferraris - Savona

***

Corrispondenza malandrina

     Se nei tempi moderni esistono chat e social network per fare pettegolezzi, tenendo vivi discorsi, fra uomini e donne, con eventi personali, opinioni, elogi ed offese, incrementando anche il lavoro di avvocati e della magistratura, circa un secolo fa, vi erano le lettere scritte ed affrancate, con le quali letterati, innamorati, liberi professionisti, amici e familiari, si scambiavano pensieri e fatti di vita quotidiana.

     Purtroppo Aldo Capasso, tramite una pubblicazione postuma, a cura di Bompiani, di corrispondenza tra il 1929 e il 1931 fra Eugenio Montale e Salvatore Quasimodo, ebbe il dispiacere di scoprire, che Montale, nonostante lo elogiasse come critico, e confidenzialmente con affetto nominato "Alduccio", dietro le spalle con Quasimodo, lo prendeva in giro, affibbiandogli nomignoli spiacevoli.

     Aldo Capasso decise quindi di portare in tribunale la questione, che terminò con il ritiro della querela, con impegno, in una futura ristampa di pubblicazione, di inserire anche le dichiarazioni di Aldo Capasso.

     In conclusione, si è discusso su un opera minore, con una soddisfazione non appagata:

Non vi è traccia di questa corrispondenza nella biografia "Treccani" di Eugenio Montale e neanche di una seconda ristampa di tale volume, con le dichiarazioni di Aldo Capasso.

     E' da notare il carattere difficile di Eugenio Montale:

Antonio Debenedetti, giornalista, poeta e critico, nel libro "Giacomino" (Rizzoli 1994 - Marsilio 2002 - Bompiani 2019), ed in una intervista a Rai uno del 23/03/2019 a "Mille e un libro scrittori in tv" (regia Raffaella Del Fabbro - conduttore Gigi Marzullo), testimonia che Eugenio Montale frequentando la famiglia Debenedetti, si era distinto con carattere stizzoso e capace di frasi cattivissime,

pur essendo un grande poeta.

     Il carattere scherzoso e burlone di Eugenio Montale emerge in questa vignetta giovanile del 1930 in cui immaginava giungere nella villa di Aldo Capasso.

     Eugenio Montale bacia la mano al Lina Capasso

(con in mano il libro "Il passo del cigno"), madre di Aldo Capasso, rappresentato come un cigno con gli occhiali, presso la Villa di Altare.

Arte e Stampa n°2 - aprile maggio giugno 1990

 

La guerra del poeta di Altare

La Stampa 13 marzo 1982

     Un critico ligure fa causa per alcune frasi di Montale

                                                 La Stampa 8 maggio 1982

 

Finisce in tribunale la "guerra"

fra Capasso, Montale, Quasimodo

La Stampa 19 ottobre 1982

 

Per la lite tra due Nobel comparirà a processo

stampatore di Farigliano

La Stampa 19 ottobre 1982

                                                      A Quasimodo e Montale

                                                      una querela "postuma"

                                                La Stampa 27 gennaio 1983

 

"Insultato" da Montale

aggiornato il processo

La Stampa 28 gennaio 1983

                                 Depone in tribunale critico letterario

                                                           "offeso" da Montale

                                               La Stampa 28 gennaio 1983

 

Domani il processo a Mondovì

La Stampa 23 marzo 1983

                                    Le lettere di Montale a Quasimodo

                                                 La Stampa 25 marzo 1983

 

Le lettere di Montale a Quasimodo

La Stampa 26 marzo 1983

                                         Capasso ritira la querela chiuso

                                                                il "caso Montale"

                                                   La Stampa 29 marzo 1983

***

Alluvione

     Purtroppo, Aldo Capasso, ormai anziano e debilitato, ebbe il dispiacere di avere la villa di famiglia alluvionata il 22 settembre 1992, e di venir pubblicamente offeso da un esposto anonimo di un "corvo", che lo enunciava come beneficiario di favori e risarcimenti in denaro da parte del Comune.

     Fa dispiacere che una mente invidiosa abbia tirato in ballo un cognome stimato, per criticare gli sprechi del Comune di Altare, ma ebbero modo di chiarificare quanto accaduto.

     Aldo Capasso e Florette Morand, espongono così, la vera versione dei fatti, in cui si sono attivati personalmente per la ripulitura della villa, senza aver ricevuto dal Comune, alcun intervento e risarcimento in merito.

 

La famiglia Capasso risponde al "Corvo"

La Stampa 15 novembre 1994

 

"Io, vecchio poeta nel fango"

La Stampa 7 gennaio 1995

 

Alcuni documenti in merito:

Curiosità - Aneddoti - Florette Morand

 

 

"La mia terra" di Aldo Capasso 1934

da "Il paese senza tempo"

***

P.S. Per citazioni giornalistiche e ricerche di studio, si prega di nominare la fonte

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***

Aldo Capasso

 

Altri particolari di approfondimento:

Biografia Premi - Foto Video

Tomba Capasso - Villa Capasso - Altare

Rassegna Stampa - Curiosità ed Aneddoti

Pubblicazioni Libri e Riviste in dettaglio:

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